Full Contact e Kick Boxing

kick boxing

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La Storia
La Kick Boxing fa parte della schiera delle discipline sportive tecnicamente ispirate alle arti marziali orientali adeguandone lo stile per fini agonistici. Tra le tante, è senza dubbio, la più popolare. Ne esistono due tipi: il primo nasce in Giappone negli anni Sessanta e si diffonde negli U.S.A. come ” Jappanase Kick Boxing”; il secondo, di cui il Full Contact (nato il 14 settembre del 1974 negli U.S.A.) è il progenitore, racchiude tre discipline: il Semi contact, il Light Contact ed il Full Contact (queste tre discipline si differenziano per la durata degli incontri e l’intensità dei colpi). L’arrivo dell’autentica Kick boxing in Italia è relativamente recente, ma promette di ricalcare il grande successo che attualmente riscuote negli U.S.A. dove viene praticata anche da moltissime donne: ne sono affascinanti “testimonials” le attrici Michelle Pfeiffer e Jody Foster.
La Tecnica
Le tecniche fondamentali della Kick boxing si basano su calci, pugni e spazzate. Sono sistemi di combattimento totali anche se non hanno le prese corpo a corpo. In generale risultano essere efficaci sistemi per la difesa personale, soprattutto per chi non ha tempo e pazienza di imparare un’arte marziale con tutti i suoi contenuti storici, filosofici e culturali.
Bambini, uomini e donne indistintamente, perchè gli allenamenti si basano innanzitutto su un’attenta preparazione fisica, con particolare riguardo al riscaldamento ed alla tecnica libera per un maggiore sviluppo dell’equilibrio dell’agilità e velocità di esecuzione dei colpi. Lo sbocco naturale è l’agonismo, ma può essere praticato anche semplicemente come sistema di difesa personale.

Il termine “KICKBOXING” (letteralmente “Tirare di calcio e di pugno”) nasce negli USA ufficialmente nel 1974 con il nome di “FULL CONTACT KARATE”. Per l’esattezza, era il 14 settembre 1974 quando nella Los Angeles Cow Sports Arena venne presentato il primo Campionato del Mondo Professionistico che si disputò tra un pugno di americani e pochi europei. Nel 1976, le stesse persone che a Los Angeles avevano promosso il primo Mondiale Pro, fondarono la WORLD ASSOCIATION OF ALL STYLE KARATE ORGANIZATIONS (Wako). Nel 1978 si tennero a Berlino i primi veri e propri Campionati del Mondo, seguiti da quelli di Tampa (Florida) nel 1979 e da quella data ininterrottamente ogni due anni. Nel 1980, a causa del successo che il Full Contact Karate incontrò in Europa, nacquero dei contrasti con le federazioni di Karate esistenti e per evitare problemi politico-sportivi, la WAKO decise di lasciar cadere l’uso della parola Karate associata a Full Contact e nacque così il termine di Kickboxing che immediatamente dava l’idea di cosa i praticanti stessero facendo: tirare di calcio e di pugno. Pertanto la sigla internazionale WAKO rimase ma con la dicitura di WORLD ASSOCIATION OF KICKBOXING ORGANIZATIONS.

Siamo orgogliosi comunque di sottolineare subito che l’attuale presidente della federazione italiana Ennio Falsoni non solo è il presidente della Wako dal 1984, ma egli è il naturale successore degli ideatori, degli inventori di questa disciplina che ormai è dilagata nel mondo ed è praticata da milioni di persone. La Wako consta oggi ben 76 paesi Affiliati.
Per tornare alla nostra storia sintetica, un altro motivo per cui si lasciò cadere l’uso della parola karate allora, era che nel frattempo accanto al full contact, la kickboxing aveva adottato delle altre formule sportive che si chiamano Semi Contact e Light Contact. Quindi la parola Kickboxing assume un termine generico, come una corolla dalla quale si diramano tutte le varie specialità: Semi Contact, Light Contact, Full Contact, Low Kick, Forme Musicali, Thai Kickboxing e Aerobic Kickboxing sono le specialità praticate oggigiorno.
I bambini apprendono le nozioni fondamentali della disciplina divertendosi nello stesso tempo. La lezione è un’occasione di sfogo per loro; riescono a scaricare gli eventuali piccoli stress della vita di ogni giorno e a vincere la paura e la timidezza, che li caratterizza. Riguardo le donne che dire … hanno riscoperto la capacità di ribellarsi e di evadere dalle fatiche quotidiane. Loro dicono: “Ci sentiamo più sicure … abbiamo più fiducia in noi stesse! ” Che dire ?!! Vita dura per i maschietti !!!

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